Logo del Parco
Condividi
Home » Natura e territorio » Patrimonio Storico-Architettonico » Siti archeologici

Un viaggio sulle orme di Annibale: alla scoperta delle meraviglie della Lucania antica

Il Parco Nazionale dell'Appennino Lucano non offre soltanto bellezze paesaggistiche mozzafiato: i boschi sterminati, le montagne maestose che fanno da cornice al fiume Agri e alla sua meravigliosa vallata rappresentano il cuore pulsante della Basilicata odierna, ma sono stati anche teatro di una storia millenaria, il cui profumo è ancora percepibile tra le rovine di Grumentum, la città romana più importante della Lucania antica, e uno dei siti romani meglio conservati d'Italia.
Ma la storia di questo paesaggio inizia molto prima dell'avvento dei Romani. Siamo in Magna Grecia, più o meno a metà strada tra Poseidonia-Paestum e Metaponto, e i contatti tra le civiltà locali, gli Enotri, e le realtà coloniali magno greche insediate sulle coste tirrenica e ionica sono chiaramente documentati dai numerosi rinvenimenti archeologici. A partire dal V sec. a.C. è l'ethnos dei Lucani, una popolazione di stirpe osco-sannitica, a prendere lentamente il sopravvento nell'area, che viene quindi occupata attraverso nuove modalità insediative: emblematici sono gli importantissimi siti di Torre di Satriano e di Serra Lustrante di Armento.

E’ però con l’arrivo dei Romani che il paesaggio dell’Alta Val d'Agri cambia volto: le campagne, densamente abitate dai Lucani, vengono centuriate, ovvero suddivise tra i coloni secondo uno schema regolare, il territorio viene dotato di infrastrutture, come ad esempio un’efficiente rete viaria, e soprattutto, con dinamiche particolari che prevedevano alleanze con i gruppi elitari delle popolazioni locali, a cavallo tra IV e III sec. a.C., viene fondata la città di Grumentum. Il centro si troverà coinvolto in numerosi episodi bellici durante la sua storia. Alle sue porte Livio narra che si consumò infatti nel 207 a.C. una battaglia tra i Romani e l’esercito cartaginese guidato da Annibale. Durante la guerra sociale (90-89 a.C.), la città fu nuovamente devastata, e soltanto a partire dall’epoca cesariana vi fu una ripresa, a seguito della quale, tra I sec. a.C. e I sec. d.C., furono realizzati i maggiori edifici cittadini, ancora oggi visibili e perfettamente conservati, come il foro con i templi e la basilica, il teatro, l’anfiteatro, le terme, le domus.
La cristianizzazione della Val d’Agri avvenne grazie all'opera di alcuni protomartiri, tra i quali spicca San Laverio, che fu decapitato non lontano dalle porte della città: il luogo del martirio, consacrato al santo, si localizza all’interno di un’area archeologica aperta al pubblico, immersa nel verde, sulle rive del lago del Pertusillo, che presenta fasi edilizie che vanno dall’età romana fino al secolo scorso.
Tra V e VI sec., la città di Grumentum, a seguito di un rapido declino, fu distrutta e abbandonata: i suoi abitanti si rifugiarono sulle colline della valle, andando a fondare i borghi fortificati che sono insediati ancora oggi.
E’ per tutti questi motivi che la Val d'Agri deve rappresentare un luogo di riscoperta delle nostre origini: natura e cultura, storia e paesaggio procedono di pari passo, e ci portano per mano lungo questo viaggio affascinante, seguendo le vestigia dei filosofi greci, dei condottieri romani, del leggendario Annibale, del virtuoso Laverio.

La Storia

  • Dalla preistoria all’età ellenistico-lucana
  • I Romani in Val d’Agri la città di Grumentum
  • La tarda antichità e l’alto medioevo

Siti e itinerari

  • Il sito archeologico di Torre di Satriano
  • Il santuario lucano di Armento – Serra Lustrante
  • Il parco archeologico di Grumentum
  • La via Herculia
  • Il Museo Archeologico Nazionale dell’Alta Val d’Agri

Archeocuriosità

  • La battaglia di Annibale alle porte di Grumentum
  • La vita quotidiana degli antichi Grumentini
  • Storie e leggende dei primi Cristiani in Val d’Agri

Copyright testo e immagini (ove non inseriti altri riferimenti) di Francesco Tarlano.

Sarcofago c.d. di San Laverio rinvenuto nel settembre 2006
Sarcofago c.d. di San Laverio rinvenuto nel settembre 2006
(foto di: Francesco Tarlano)
 
Parco Archeologico di Grumentum: anfiteatro
Parco Archeologico di Grumentum: anfiteatro
(foto di: Archivio Parco Nazionale dell'Appennino Lucano Val d'Agri - Lagonegrese)
 
Parco Archeologico di Grumentum: decumano massimo della città
Parco Archeologico di Grumentum: decumano massimo della città
(foto di: Francesco Tarlano)
 
Cavaliere guerriero in bronzo, conosciuto come Cavaliere di Grumentum
Cavaliere guerriero in bronzo, conosciuto come Cavaliere di Grumentum
(foto di: Francesco Tarlano)
 
SIT Parco Appennnino LucanoFederparchiEuroparcParks.itMinistero dell'Ambiente e della Sicurezza EnergeticaIstituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale
© 2024 - Ente Parco Nazionale dell'Appennino Lucano Val d'Agri - Lagonegrese
Ex Convento delle Benedettine - Via Manzoni, 1 - 85052 Marsiconuovo (PZ)
Tel 0975/344222 - Fax 0975/343407
Email: info@parcoappenninolucano.it
urp@parcoappenninolucano.it
PEC: parcoappenninolucano@pec.it
PagoPA