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La Lucanica, salsiccia tipica di un'area della Basilicata che fa capo al piccolo comune di Picerno, è più di un prodotto gastronomico. E' il simbolo e il risultato della civiltà contadina lucana strettamente legata al culto del maiale, una civiltà che ha saputo conservare valori e tradizioni riconosciuti fin dall'epoca dei Romani, al punto che il nome dell'insaccato lucano è stato preso in uso in altre regioni italiane, pensiamo per esempio alla luganega lombarda o veneta.
La Lucanica della Basilicata è una salsiccia, dolce o piccante, dalla caratteristica forma a ferro di cavallo, simile alla lettera "U", che può essere catalogata come "magra" perché la quantità di grasso difficilmente arriva al 30%. Infatti dai tagli snervati e privati dei grassi in eccesso si ricava un impasto a grana non troppo fine che dopo la salatura s'impreziosisce con semi di finocchietto e - nella versione piccante - con piccole scaglie o polvere di peperoncino. E' la tipica salsiccia prodotta dai lucani nel rispetto di consolidate tradizioni in cui il "porco" veniva quasi considerato un membro della famiglia, una tradizione che ha trovato riconoscimenti di illustri personaggi dell'antica Roma come Varrone, Cicerone, Marziale o Apicio.